Mia sorella futa.

Io e mia sorella siamo sempre state molto legate, nonostante tutto. Anzi, forse è proprio la sua stranezza ad aver alimentato la nostra complicità e intimità. Io sono la sorella minore di una splendida ragazza nata con una "malformazione" che al tempo della sua nascita venne ricondotta ad una anomalia genetica. Mia sorella è venuta al mondo femmina ma con un bel pene che farebbe invidia a molti maschietti. Tecnicamente sarebbe un ermafrodita oppure, per i nerd come me, un futanari. Un ermafrodita come mia sorella è a tutti gli effetti una femmina in quanto ha un utero e un canale vaginale anche se minuscolo e tecnicamente impenetrabile da un pene. Poi iniziano le molte differenze poiché internamente al posto delle ovaie ha due ghiandole ibride a metà tra ovaie e testicoli, mentre nella parte esterna, come ho detto, ha un bel pene al posto del clitoride. In esso, come nel maschio confluiscono l'uretra e il dotto seminale che, però, non è collegato ad una prostata ma ad una massa spugnosa detta ghiandola di Skene che però funziona in modo del tutto analogo producendo liquido seminale, privo di spermatozoi e poi espellendolo, ma sarebbe meglio dire eiacula, con forza.
Le ghiandole ibride le danno una gran carica di ormoni femminili, ovviamente, ma con una costante (e non discontinua) carica di testosterone che rende il suo umore decisamente più stabile del mio oltre a darle una intensa e costante propensione al sesso. Ed è proprio questo che sin da piccole abbiamo avuto grande complicità e amore l'una per l'altra.
Io e mia sorella abbiamo sempre diviso la stessa stanza. Ricordo che una sera, dopo esserci coricate, mia sorella iniziò a lamentarsi. Io andai al suo capezzale e lei mi fece giurare di non dire niente alla mamma. Io ero piuttosto preoccupata e giurai. Lei si scoprì togliendo il lenzuolo e rivelandomi una prorompente erezione.
Vedere mia sorella in quello stato destava in me preoccupazione e una certa eccitazione pruriginosa. Le chiesi il permesso di toccare il suo pene muliebre e lei annuì nervosamente come se non aspettasse altro. Allungai la mia mano e rimasi sconcertata dalla sua durezza. Non meno sconcertante fu rendermi conto di quanto era grosso e lungo. Quell'appendice innominabile era resa scura dal grande afflusso sanguigno che rendeva la cappella di un rosso vermiglio la pelle attorno ad essa era tesa come quella di un tamburo e l'aspetto complessivo dava l'idea di un grosso candelotto di dinamite pronto ad esplodere alla minima sollecitazione.
Non eravamo certo delle bambine e avevamo letto delle conseguenze della sollecitazione di un pene maturo ed eretto. Sia io che mia sorella avevamo ben presente cosa accadeva a quelle sventurate attricette quando, nei porno, succhiavano avidamente le loro controparti maschili. Solo che in quel momento non avevamo esperienza di cosa potesse accadere ad un individuo così speciale come mia sorella.
Dopo qualche momento di esitazione ci interrogammo sul da farsi senza che nessuna di noi riuscisse a decidere cosa fosse meglio, se lasciare stare attendendo che passasse o intervenire in qualche modo. Nonostante cercasse di calmarsi, mia sorella rimaneva irrequieta e la sua erezione non passava. Io non riuscivo a smettere di carezzarle e tastarle quel cazzo e in cuor mio avrei voluto averlo dentro di me. Mi chinai e glielo presi in bocca. Mia sorella si rilasciò con un sospiro seguito da forti gemiti quando iniziai a succhiarglielo. Quel cazzo era veramente grosso e mi riempiva la bocca soffocandomi. Il suo sapore mi mise in corpo una smania incontenibile al punto che iniziai a spompinarla come avevo visto fare in quei film porno di cui sopra. Sapevo che da li a poco l'avrei fatta venire e la cosa mi spaventava e allo stesso tempo mi dava le vertigini per il forte desiderio. Fu così che me la feci venire in bocca. Il suo cazzo espelleva grandi quantità di liquido seminale che mia sorella mi scaricava nel cavo orale gemendo e contorcendo il suo splendido corpo femminile. Io le asserrai le natiche per impedirle di ritrarsi e ingoiai tutto il suo sperma. Lo feci con foga. Lo ingoiai tutto. Era veramente tanto. Da fare un'indigestione.
Ci baciammo e quando le nostre bocche furono comunicanti lasciai che una porzione del suo stesso sperma che ancora trattenevo nella mia scivolasse nella sua. Nel sentirsi scivolare il suo stesso sperma sulla lingua lei mi afferrò forte e io la abbracciai mettendomi a cavalcioni su di lei. Fu allora che quel suo cazzo indomito, riebbe vigore e con una spinta improvvisa mi spinse nella fica facendomi cacciare un urlo che fu prontamente soffocato da quel bacio "sporco" di seme. Sentii il mio imene dilaniarsi nel cedere alla spinta decisa di mia sorella. Quando fu dentro di me mia sorella cominciò a delirare dicendomi che dovevo aiutarla a stare meglio, che era mio compito farlo e che mi amava per questo. Io ci misi un po' a riprendermi dal dolore e, nonostante tutto, non lasciai che mia sorella uscisse dal mio corpo voglioso di lei. Iniziai a muovermi su di lei cavalcandola. Quella massa che si muoveva nella fica mi dava un piacere fino ad allora del tutto sconosciuto. Eravamo entrambe in estasi.
Tuttavia, non potevamo rischiare. Dato che allora non sapevamo che il seme di mia sorella è tecnicamente sterile poiché non contiene sperma ma solo il liquido seminale, le sussurrai che non avrebbe dovuto venirmi dentro. Lei annuì comprensiva. Entrambe volevamo appartenerci in un modo pieno e io la volevo dentro di me. Fu così che mi propose di fare in un altro modo. Iniziai ad avere i tremori al pensiero di quale altro modo alludesse. Ricordai di quel video porno in cui una ragazza veniva inculata e subito pensai che mia sorella volesse incularmi e io ero talmente rincoglionita dalla voglia che le dissi di fare quello che andava fatto.
Mia sorella mi sollevò fuoriuscendo da me. Il suo cazzo reso enorme dall'eccitazione aveva delle striature rosse di sangue del mio povero imene dilaniato poco prima. Spostai il ventre leggermente in avanti allargando le natiche per facilitare mia sorella nel penetrarmi nel culo. La sua tonda cappella si appoggiò sul mio piccolo sfintere anch'esso vergine come poco prima lo era anche la mia fica. Percepii la pressione seguita dall'ingresso della cappella nel mio sfintere. Non riuscii a impedirmi di cacciare un grido soffocato quando fui assalita da quella sensazione di penetrazione. Mi sentivo riempita e ingombra nel culo ma, contrariamente a quanto credessi, la sensazione era assai piacevole. Invece di farmi male mi bagnavo e iniziavo a godere. Il cazzo di mia sorella era assai bagnato e lubrificato per prima e scivolava nel mio culo senza darmi il minimo dolore. In men che non si dica fu tutto dentro di me e subito iniziammo a "cavalcare" come prima. Mia sorella mi stava inculando e quell'idea da sola fu in grado di farmi venire. Crollai su di lei in preda ad una crisi fortissima. Godetti come una baccante spingendo col culo fino in fondo su quel cuneo duro e bollente. Le sue dimensioni ragguardevoli nella mia fica adesso le percepivo enormi nel mio culo. Le contrazioni del mio orgasmo stringevano lungo quell'asta bollente cercando in vano di espellere quel cuneo. Quelle stesse contrazioni fecero venire mia sorella dentro di me. Sentii il calore e la pressione dei suoi schizzi nel culo mentre ci avvinghiavamo contorcendoci. Venimmo insieme amandoci.
Fu un'esperienza totalizzante che ripetemmo sempre, bastando l'una all'altra per sempre.
发布者 Devils_lawyer
3 年 前
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