Il sogno
La fine della giornata è l'inizio di qualcos'altro...
È lo start dei MIEI pensieri, quelli reconditi.
Quelli che, spesso, non si possono condividere.
E stasera voglio stare bene.
È sera, la sera in cui neanche una doccia calda, l'acqua bollente non scioglie via i pensieri più profondi, incisi nel sapore delle mie labbra, scivolano sulle mie mani, ne sento la presenza tra i miei seni caldi, sul collo, sento brividi, profondi.
L'acqua bollente non brucia neanche più la mia pelle.
È questa la penitenza che mi sono autoinflitta, non mi sfioro, le dita, le mordo per non farlo, voglio ma non devo...complicata eh... perché poi? Punizione per la dannazione che non riuscirò mai ad espiare? Sono la dannazione di me stessa.
Ma non voglio perdere, devo vincere la voglia, voglio...voglia...ma cosa voglio...?
Stasera voglio: stare bene con me.
Lo specchio mi parla: ciao piacere, cosa vuoi?
Voglio, voglio, me stessa, adesso.
Dal cassetto lo apro, ma tutto ha un odore che mi porta indietro. Voglio, voglio andare avanti.
Stasera le indosso solo per me e per nessun altro. L'odore del nylon appena spacchettato mi ha sempre affascinato. Per quale occasione poi le avevo conservate? Delle calze autoreggenti nere, con la riga, le comprai poco più di un anno fa, e sono rimaste li in fondo al cassetto, in attesa di qualcosa che non è più tornato.
Le indosso piano, col sorriso che si forma sul mio volto, e lo specchio che non manca di farmelo notare.
Sono lì davanti lo specchio, non mi specchiavo da un po',. Si, è vero, noto tutti i difetti, sono molto critica con me stessa, ma stasera ho abolito un muro, mi accetto, accetto i miei pensieri e le mie perversioni, le mie passioni e le mie voglie più profonde.
Adesso fa freddo, la vestaglia di seta è rimasta ancora lì e adesso la indosso, la indosso da sola stavolta.
È notte. Anche stanotte presa dai miei pensieri e dalle mie voglie inespresse per l'ennesima giornata.
Rimango a fissare il soffitto negandomi piacere. Il sonno mi rapirà......
......
Sto sognando, penso, nel letto da sola non può esserci un'altra presenza adesso.
La pioggia che sbatte sulla finestra, eppure non ho freddo...
Il vento in una sera di fine estate muove le foglie degli alberi in strada, eppure non voglio alzarmi per chiudere le finestre....
Ho il cuore che scoppia, batte fortissimo, le mie labbra socchiuse fanno risuonare nella stanza il respiro affannato.
Le mani, non sono le mie, eppure due mani sicure scorrono sui miei fianchi tenendomi bloccata<div>Le mie gambe non riesco a chiuderle, proprio da lì, parte lo schiocco delle labbra che mi danno quella sensazione...
La lingua, la sento, calda scorrere proprio da dove partono quei brividi freddi, li sento come fulmini sulla schiena, mi entrano nella testa.
Non riesco a vederti.
Le dita che giocano con la balza delle calze...mi sembra di riconoscerti adesso...e quel morso inequivocabile sull'interno della coscia prima di poggiare le tue labbra sulle mie.
Non ti vedo.
Ma nella mia bocca calda, trovi ancora la via, quel sapore inconfondibile misto di peccato e di perversione. No, non lo avevo dimenticato. La mia lingua scorre, su di lei né traccio ogni millimetro, ingorda, come affamata non voglio che finisca, aspettavo da troppo tempo, avevo fame ancora una volta di te. Assaporo ogni istante e ogni millimetro sempre di più.
Non ti vedo.
Ma ti sento dentro adesso.
Il peso del tuo corpo sul mio e il tuo volto che scompare tra i miei seni. Le tue spinte, lussuriose e peccaminose mi fanno sospirare forte, non trattengo il respiro, è notte ma non posso trattenermi, devi rompere quel silenzio che da troppo mi teneva costretta.
Adesso è meno buio, è quasi giorno.
Quel seme caldo, intenso e abbondante che sboccia tra e sul mio seno, quasi ne avevo dimenticato il sapore e l'odore.
È giorno adesso. È un giorno in cui busserai ancora alla mia porta. E sarò ancora lì a nascondere questa passione dietro un sorriso.
È lo start dei MIEI pensieri, quelli reconditi.
Quelli che, spesso, non si possono condividere.
E stasera voglio stare bene.
È sera, la sera in cui neanche una doccia calda, l'acqua bollente non scioglie via i pensieri più profondi, incisi nel sapore delle mie labbra, scivolano sulle mie mani, ne sento la presenza tra i miei seni caldi, sul collo, sento brividi, profondi.
L'acqua bollente non brucia neanche più la mia pelle.
È questa la penitenza che mi sono autoinflitta, non mi sfioro, le dita, le mordo per non farlo, voglio ma non devo...complicata eh... perché poi? Punizione per la dannazione che non riuscirò mai ad espiare? Sono la dannazione di me stessa.
Ma non voglio perdere, devo vincere la voglia, voglio...voglia...ma cosa voglio...?
Stasera voglio: stare bene con me.
Lo specchio mi parla: ciao piacere, cosa vuoi?
Voglio, voglio, me stessa, adesso.
Dal cassetto lo apro, ma tutto ha un odore che mi porta indietro. Voglio, voglio andare avanti.
Stasera le indosso solo per me e per nessun altro. L'odore del nylon appena spacchettato mi ha sempre affascinato. Per quale occasione poi le avevo conservate? Delle calze autoreggenti nere, con la riga, le comprai poco più di un anno fa, e sono rimaste li in fondo al cassetto, in attesa di qualcosa che non è più tornato.
Le indosso piano, col sorriso che si forma sul mio volto, e lo specchio che non manca di farmelo notare.
Sono lì davanti lo specchio, non mi specchiavo da un po',. Si, è vero, noto tutti i difetti, sono molto critica con me stessa, ma stasera ho abolito un muro, mi accetto, accetto i miei pensieri e le mie perversioni, le mie passioni e le mie voglie più profonde.
Adesso fa freddo, la vestaglia di seta è rimasta ancora lì e adesso la indosso, la indosso da sola stavolta.
È notte. Anche stanotte presa dai miei pensieri e dalle mie voglie inespresse per l'ennesima giornata.
Rimango a fissare il soffitto negandomi piacere. Il sonno mi rapirà......
......
Sto sognando, penso, nel letto da sola non può esserci un'altra presenza adesso.
La pioggia che sbatte sulla finestra, eppure non ho freddo...
Il vento in una sera di fine estate muove le foglie degli alberi in strada, eppure non voglio alzarmi per chiudere le finestre....
Ho il cuore che scoppia, batte fortissimo, le mie labbra socchiuse fanno risuonare nella stanza il respiro affannato.
Le mani, non sono le mie, eppure due mani sicure scorrono sui miei fianchi tenendomi bloccata<div>Le mie gambe non riesco a chiuderle, proprio da lì, parte lo schiocco delle labbra che mi danno quella sensazione...
La lingua, la sento, calda scorrere proprio da dove partono quei brividi freddi, li sento come fulmini sulla schiena, mi entrano nella testa.
Non riesco a vederti.
Le dita che giocano con la balza delle calze...mi sembra di riconoscerti adesso...e quel morso inequivocabile sull'interno della coscia prima di poggiare le tue labbra sulle mie.
Non ti vedo.
Ma nella mia bocca calda, trovi ancora la via, quel sapore inconfondibile misto di peccato e di perversione. No, non lo avevo dimenticato. La mia lingua scorre, su di lei né traccio ogni millimetro, ingorda, come affamata non voglio che finisca, aspettavo da troppo tempo, avevo fame ancora una volta di te. Assaporo ogni istante e ogni millimetro sempre di più.
Non ti vedo.
Ma ti sento dentro adesso.
Il peso del tuo corpo sul mio e il tuo volto che scompare tra i miei seni. Le tue spinte, lussuriose e peccaminose mi fanno sospirare forte, non trattengo il respiro, è notte ma non posso trattenermi, devi rompere quel silenzio che da troppo mi teneva costretta.
Adesso è meno buio, è quasi giorno.
Quel seme caldo, intenso e abbondante che sboccia tra e sul mio seno, quasi ne avevo dimenticato il sapore e l'odore.
È giorno adesso. È un giorno in cui busserai ancora alla mia porta. E sarò ancora lì a nascondere questa passione dietro un sorriso.
3 年 前