La puttana.

La puttana.

Non ho mai pagato nessuno per sesso. Così, per principio mio personale. Anche perchè mi posso permettere ancora di non pagare nessuno. Ma la vita è strana e capita che possano crearsi situazioni paradossali e bislacche.
Una sera, rientrando a casa a piedi dopo qualche birra al solito pub vicino casa, preso e perso da ed in pensieri lavorativi pesanti, quasi mi scontro con una ragazza. Ha un aspetto insignificante e dimesso. In palese difficoltà per qualche cosa che non capisco. Le chiedo se sta bene e se avesse bisogno di aiuto. Parla male l'italiano e qualsiasi altra lingua da me conosciuta.
La porto a casa con spirito caritatevole e nessun altro intento. Non ci metto tanto per capire che è rumena. Non ci metto tanto per capire che è Rom. Ci metto qualche attimo in più per capire che fa la puttana da strada, ma, si sa, per certe cose sono veramente tonto.
Le preparo subito qualcosa da mangiare. Ha fame e si capisce che fa vita da strada in tutti i sensi. E' giovane (25 anni?) e inizio ad osservare il suo visino caruccio. Si pone il problema di dove farla dormire, visto che dispongo di un solo letto.
No, dai, a letto con me non è possibile. La spoglio e la trascino in bagno senza cerimonie. La lavo IO con tutti i prodotti che ho in casa. Ha un bel culo, di quelli che piacciono a me: piccolo e sodo. Belle gambe, bel visino, belle mani, carnagione scura da Rom, occhi incantevoli, capelli messi malaccio e.....pancia e seno che fanno capire che ha avuto molte gravidanze. Non faccio domande, non mi interessa.
La faccio accomodare nel letto con lenzuola fresche di bucato. Non penso di aver visto mai una persona così serena, felice ed in beatitudine come lei in quel momento. Forse un letto vero non lo ha mai visto. Ma io non mi accontento mai. La voglio fare stare ancora meglio! La accarezzo con la dolcezza che mi contraddistingue, come per chiederle un perdono di un peccato che non ho mai commesso. Non sono eccitato, le puttane mi fanno schifo. Nonostante ciò desidero fare di più. E lo faccio. Faccio scivolare le dita nel mezzo delle sue gambe. E' bagnata cazzo!
Come fa ad essere bagnata una puttana? Pensavo che per loro l'eccitamento fosse estraneo alla loro propria sessualità. Come al solito ho capito di non aver capito un cazzo. La faccio venire svariate volte con le dita. Forse non era mai riuscita a godere, come, forse, non aveva mai visto un letto lindo e pinto.
Si è addormentata come un bimbo dopo una poppata.
Al mattino, al risveglio, prima che se ne andasse le ho chiesto il conto. Un bacio. Mi ha baciato con la lingua. Le puttane, che io sappia, non baciano MAI.

La cosa si è ripetuta un'altra volta. Poi, non l'ho più vista.

Tutto ciò mi ricorda qualcosa di “Lila”, romanzo di Robert Pirsig, però è tutto vero.

Grazie Bianka, mi hai passato il concetto di “carpe diem” dalla teoria alla pratica.
10 年 前
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