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Un sito per incontri, cerco una granny, i propositi sono espliciti, sono fortunato, Giusy pare subito la persona giusta, scambio foto, anche intime, molto mediterranea, abbondante, come piace a me, vedova, la vado a trovare a casa sua, mi promette che sarà molto ospitale.
Un bell'appartamento, cimeli militari, lei è piccolina e snella, mora, i cappelli raccolti, mi offre da bere, ha molta verve la signora, mi chiede di poter controllare se le foto sono davvero mie, mi tolgo i calzoni, la mazza è in preallarme, Giusy la osserva soddisfatta, mi accomodo sul divano accanto a lei, si toglie gli occhiali e li posa sul tavolino, quando lo prende in mano è gia praticamente duro.
Inizia a masturbarmi, presa decisa, movimento lento, mi dice che ho davvero un bel cazzo, che le piacciono i cazzi grossi, duri, come il mio, chiede se mi piacerebbe sborrarle in bocca,
Visto che la vecchia pompinara ci teneva tanto assecondai i suoi osceni desideri, ma la feci mettere in ginocchio davanti a me, lo fece senza discutere.
Mentre Giusy pompava mi chiedevo cosa spingesse una agiata vedova a trasformarsi in una troia del genere, a quasi sessant'anni in ginocchio a spompinare uno sconosciuto con vent'anni di meno, dichiarando di volere ingoiare lo sperma, ogni tanto se lo toglieva dalla bocca per ammirarlo, le tenni la testa ben ferma con entrambe le mani.
Era felice, le piaceva lo sborro e non lo nascondeva, la feci alzare, la spinsi contro il muro, una mano sotto la gonna, la figa rasata, vergognosamente fradicia, glielo feci notare con tono di rimprovero, la dileggiai con commenti ed apprezzamenti pesanti, ormai Giusy era partita potevo farlo.
Mi siedo sulla poltrona, la voglio davanti a me, a quattro zampe, ha le tette fuori dalla camicia, la gonna arrotolata sui fianchi, senza mutande, mi faccio leccare le palle, ormai uso toni decisi, la vecchia pare starci, le dico che è arrivato il momento, la prendo alla pecorina, a terra.
Quando lo ficco in corpo ad una troia che ne abbia sessanta o venti fa lo stesso, troie sono e come troie vanno trattate, visto il comportamento osceno di Giusy avevo deciso di darle una lezione.
La chiavo in modo potente, autoritario, subisce senza battere ciglio, ormai è nuda, il corpo ancora molto appetibile, le faccio cambiare molte posizioni, ordini perentori, della vecchia troia non mi frega un cazzo, non mi interessa rivederla, vedremo se darà ancora tanta fiducia agli sconosciuti.
Giusy prendeva il cazzo volentieri, mi pregava di sborrarle ancora in bocca, le dissi che era una troia sfacciata, e che avrei sborrato dove volevo, uno schiaffo secco, poi ripresi a montarla.
La sberla aveva tacitato Giusy, che però continuava a farsi fottere generosamente, anzi addirittura con maggior abbandono, la vecchia troia mi piaceva.
Se voleva il mio sborro doveva umiliarsi, dovette masturbarsi davanti a me che la insultavo, poi le infilai il cazzo in bocca, mi masturbai con ostentato piacere, la accontentai.
Voleva rivedermi, se andava bene a lei figuriamoci a me.
Una settimana dopo a casa sua, ospitale come sempre, siamo ormai in confidenza, gioca a fare la troia, glielo ficco in culo.
Un bell'appartamento, cimeli militari, lei è piccolina e snella, mora, i cappelli raccolti, mi offre da bere, ha molta verve la signora, mi chiede di poter controllare se le foto sono davvero mie, mi tolgo i calzoni, la mazza è in preallarme, Giusy la osserva soddisfatta, mi accomodo sul divano accanto a lei, si toglie gli occhiali e li posa sul tavolino, quando lo prende in mano è gia praticamente duro.
Inizia a masturbarmi, presa decisa, movimento lento, mi dice che ho davvero un bel cazzo, che le piacciono i cazzi grossi, duri, come il mio, chiede se mi piacerebbe sborrarle in bocca,
Visto che la vecchia pompinara ci teneva tanto assecondai i suoi osceni desideri, ma la feci mettere in ginocchio davanti a me, lo fece senza discutere.
Mentre Giusy pompava mi chiedevo cosa spingesse una agiata vedova a trasformarsi in una troia del genere, a quasi sessant'anni in ginocchio a spompinare uno sconosciuto con vent'anni di meno, dichiarando di volere ingoiare lo sperma, ogni tanto se lo toglieva dalla bocca per ammirarlo, le tenni la testa ben ferma con entrambe le mani.
Era felice, le piaceva lo sborro e non lo nascondeva, la feci alzare, la spinsi contro il muro, una mano sotto la gonna, la figa rasata, vergognosamente fradicia, glielo feci notare con tono di rimprovero, la dileggiai con commenti ed apprezzamenti pesanti, ormai Giusy era partita potevo farlo.
Mi siedo sulla poltrona, la voglio davanti a me, a quattro zampe, ha le tette fuori dalla camicia, la gonna arrotolata sui fianchi, senza mutande, mi faccio leccare le palle, ormai uso toni decisi, la vecchia pare starci, le dico che è arrivato il momento, la prendo alla pecorina, a terra.
Quando lo ficco in corpo ad una troia che ne abbia sessanta o venti fa lo stesso, troie sono e come troie vanno trattate, visto il comportamento osceno di Giusy avevo deciso di darle una lezione.
La chiavo in modo potente, autoritario, subisce senza battere ciglio, ormai è nuda, il corpo ancora molto appetibile, le faccio cambiare molte posizioni, ordini perentori, della vecchia troia non mi frega un cazzo, non mi interessa rivederla, vedremo se darà ancora tanta fiducia agli sconosciuti.
Giusy prendeva il cazzo volentieri, mi pregava di sborrarle ancora in bocca, le dissi che era una troia sfacciata, e che avrei sborrato dove volevo, uno schiaffo secco, poi ripresi a montarla.
La sberla aveva tacitato Giusy, che però continuava a farsi fottere generosamente, anzi addirittura con maggior abbandono, la vecchia troia mi piaceva.
Se voleva il mio sborro doveva umiliarsi, dovette masturbarsi davanti a me che la insultavo, poi le infilai il cazzo in bocca, mi masturbai con ostentato piacere, la accontentai.
Voleva rivedermi, se andava bene a lei figuriamoci a me.
Una settimana dopo a casa sua, ospitale come sempre, siamo ormai in confidenza, gioca a fare la troia, glielo ficco in culo.
9 年 前