Il punto g: la mia teoria.

Come da titolo voglio condividere con voi questa teoria. Essendo una teoria non è inattaccabile ergo prendetela per quello che è, un'idea, che si ha una sua logica, ma resta comunque un'idea.

Ce ne sono svariate sull'argomento. C'è chi asserisce che il punto g esista, chi afferma esattamente l'opposto, chi lo considera alla stregua di un essere mitologico, una chimera. Per quanto mi riguarda sono fermamente convinto che esista ma che sia errato, e di conseguenza fuorviante, parlare di un punto. Per convenzione utilizzerò la definizione punto g.

Prima di giungere alla mia teoria farò un excursus su tre argomenti: genetica, clitoride ed infine punto g.

- Genetica
Cosa sono i geni? I geni racchiudono i caratteri ereditari, un insieme di informazioni che le cellule custodiscono nel DNA.Sono i responsabili della disuguaglianza e quindi, di conseguenza, della singolarità genetica di ogni essere vivente. Ogni essere umano è unico e irripetibile. Le differenze dettate dai geni incidono su molteplici caratteristiche. Si va dal colore degli occhi al colore della pelle, dalla forma del naso a quella delle labbra, dall'altezza alla misura del piede, dall'anatomia del pene a quella della vulva. Le diversità però non si limitano solo alle caratteristiche superficiali del corpo umano e che sono tangibili perchè visibili ma vanno oltre, spingendosi all'interno dello stesso.
Questo comporta, per esempio, una differenza nella dimensione delle ossa piuttosto che nella distribuzione delle fibre muscolari, oppure nella ramificazione delle arterie e delle vene, finanche nello sviluppo maggiore o minore delle terminazioni nervose, quelle che se stimolate fanno partire degli impulsi che permettono alle informazioni raccolte nel corpo di giungere al cervello.
In conclusione i geni sono gli artefici dell'unicità dell'essere, uomo o donna che sia. In particolare per le donne questo ricopre un ruolo particolarmente significativo proprio in relazione alla loro anatomia genitale, e di conseguenza alla loro sessualità, che non è più complicata di quella dell'uomo ma solo più articolata. Ogni donna è unica.

- Clitoride
La clitoride è un organo erettile situato nella parte superiore della vulva, è il punto dal quale la donna trae maggior piacere ed è l'unico organo umano che ha come unico fine proprio questo: dare piacere. E' particolarmente sensibile alla stimolazione perchè ricco di terminazioni nervose. Ne contiene all'incirca 8mila, il doppio di quante ne siano presenti nel pene. Un'enormità. Non c'è altro punto nel corpo umano con una tale concentrazione. Inoltre, durante la sua stimolazione, può propagare la sensazione di benessere alla zona pelvica, come fosse una travolgente onda di piacere, coinvolgendo così altre decine di migliaia di terminazioni nervose.
E' formata non solo dal glande e dall'asta, che fuoriescono per qualche centimetro dalla vagina e sono entrambi avvolti da un prepuzio, ma anche da due radici che internamente scendono verso il basso andando ad abbracciare i lati della vagina stessa, vicino all'apertura ma sottopelle e quindi non visibili.
Se si considera la lunghezza della clitoride nella sua totalità, quindi dai pochi centimetri esterni composti dal glande e dall'asta sommati alla lunghezza delle radici, essa può raggiungere mediamente dai 7 ai 10 centimetri. Le dimensioni della clitoride e la distanza della stessa dall'apertura della vagina sono molto variabili da donna a donna. Fattori questi ultimi che hanno il loro perchè. Difatti, minore sarà questa distanza e maggiore sarà la stimolazione indiretta che riceverà la clitoride durante l'amplesso con la penetrazione del pene. Ogni donna è unica.

- Punto g
Il punto g, come ho detto all'inizio, è tutt'oggi soggetto alle più svariate contraddizioni. Alcuni studi scientifici ne smentiscono l'esistenza. Altri invece affermano esattamente il contrario portando, per avvalorare le proprie tesi, vere e proprie misurazioni effettuate con delle ecografie. Fatto sta che ancora è un argomento che non ha una definizione definitiva e inattaccabile. Sti scienziati...
Cominciamo col localizzarlo. Si trova a pochi centimetri dall'apertura della vagina, ad un terzo della sua lunghezza, sulla parete anteriore, dietro l'osso pubico. Penetrando la vagina con due dita e accarezzando la parete vaginale superiore ci si imbatterà in un leggero rigonfiamento seguito da una lieve depressione. Il punto g si trova dove il rigonfiamento finisce ed inizia la depressione. Non si trova in superficie ma nel tessuto, leggermente in profondità. Queste le coordinate approssimative perchè comunque la localizzazione può variare, anche se in maniera minima.
E' grazie alla stimolazione del punto g che si ha l'eiaculazione femminile e che non ha nulla a che vedere con lo squirt che ci viene propinato nei porno. Ma di questo magari ne parlerò in un altro momento. Per stimolarlo bisogna fare pressione ma, cosa molto importante, l'intensità della pressione cambia da donna a donna. Ci sono donne che apprezzano una pressione più diretta e decisa e altre che ne prediligono una più lieve. E nel mezzo, tutta una serie di sfumature. Difatti e' un giganterrimo errore quello di applicare la stessa pressione, che era appropriata con la partner precedente, a quella successiva. Ergo, con la nuova partner si riparte da zero, si esplora il suo corpo e semplicemente la si ascolta perchè, checchè se ne dica, l'organo più importante di un buon amatore sono proprio le orecchie. Ogni donna è unica.

Ok. Abbiamo visto quanto e fino a che punto i geni influenzino la conformazione esterna ed interna del corpo umano, fino nelle sue parti più infinitesinali. Abbiamo fatto due chiacchiere sulla dea clitoride, che mi piace ricordare, è l'unico organo che ha come unica funzione quella di dare piacere. E abbiamo visto che, nonostante i numerosi detrattori, il punto g esiste.

Or dunque, qual è la mia teoria?
Semplicemente questa: e se invece la stimolazione del punto g in realtà non fosse altro che una stimolazione indiretta della clitoride dall'interno della vagina?

C'è ciò che è visibile e tangibile, ma c'è anche ciò che non vediamo, e quando si parla di genitali femminili ciò che si vede è solo una minima parte. La vagina infatti ha una forte connessione con l'intera area pelvica.
E' plausibile pensare che delle terminazioni nervose della clitoride possano svilupparsi e radicarsi nei tessuti sottostanti, magari arrivando a lambire l'uretra, rendendo così quei tessuti particolarmente recettivi agli stimoli. Maggiore sarà il numero di queste terminazioni nervose sensoriali, maggiore sarà la sensibilità alla stimolazione e quindi maggiori saranno le possibilità di avere un orgasmo senza stimolare direttamente la clitoride. Ma ogni donna è un mondo a se proprio in virtù della genetica.
E' per questo motivo che ritengo fuorviante parlare di un punto, come ho asserito all'inizio, perchè se avessi ragione si potrebbe affermare che il punto g non esiste dato che ad essere stimolata è comunque la clitoride e di conseguenza si potrebbe affermare che anche l'orgasmo vaginale non esiste perchè l'orgasmo sarebbe sempre e solo clitorideo.

Di tanto in tanto, navigando in rete, ho provato a cercare dei riscontri su questa mia idea, senza comunque riuscire a trovare granchè. Ma, sorpresa sorpresa, qualche mese fa mi sono imbattuto in un articolo dove ad un certo punto veniva fatta questa affermazione: "Clitoride e punto g: le due facce della stessa medaglia."

Buon sesso a tutti.
7 年 前
评论
账户以发表评论