La mia vita (Parte 1)
Voglio raccontare tutta la mia vita e tutte le mie esperienze che mi hanno cambiata, trasformata e usata in vari modi negli anni da vacca sborraroio a sborratoio e cesso umano.
Partiamo dalla mia giovane età, ovvero da quando avevo 15 anni ed ero ancora una ragazza normale, per niente sveglia come rapporti con i ragazzi ma che però si masturbava dalla più volte al giorno avendo visto cosa e come facevano le mie due sorelle maggiori, guardando foto e giornaletti porno dei nostri due fratelli o spiando loro due coi loro cazzi mentre si facevano le seghe. C'era un piccolo circolo vizioso perché io mentre mi masturbavo immaginando i due cazzi di casa avevo sentito i miei fratelli farsi le seghe più volte parlando di noi tre, le 3 tettone di casa.. Eh si perché pur essendo io la più piccola avevo già una sesta, mia sorella Jessika più grande di me di 5 anni aveva una quinta e mia sorella Samantha la più grande di 8 anni in più aveva una sesta anche lei, la differenza tra noi 3 non era solo l'età ma anche la statura, io sono 1.73 mentre Jessika è 1.62 e Samantha è 1.55, quindi le mammelle erano per tutte enormi, piene e seppur giovani belle penzolanti come le vacche. L'unica vergine però in casa ero io, le altre avevano già scopato parecchio, a me non lo dicevano ma sentivo che parlavano tra di loro dei cazzi presi in discoteca dove io non potevo ancora andare e sinceramente non mi interessava nemmeno. Passavano i giorni e senza volerlo il mio seno gonfiava e ai miei 17 anni avevo una ottava immensa, ero l'ultima ancora a casa visto che Jessika si era sposata qualche mese prima restando incinta e Samy era già sposata da 3 anni e incinta per la terza volta ed era andata a vivere in Belgio (i miei fratelli erano già via di casa da anni). Come dicevo, alta 1.73 con un peso di 54kg, una ottava di seno, i fianchi larghi ma un culo perfetto, cosce perfette, bionda naturale e occhi verdi. quando ero sola a casa e i miei via al lavoro mi truccavo e mi guardavo nuda allo specchio indossando i tacchi che già erano da 15 a spillo, mi giravo in ogni lato e nel mentre mi strizzavo i seni e ascoltavo le vibrazioni della mia vagina finché le dita non sfilavano sul clitoride per poi scendere giù ed entrare leggermente dentro, mi eccitavo e godevo al punto di trovarmi alle volte anche un dito nel culo senza essermene accorta. Sapevo che il culo era stretto e faceva male ma non volevo sverginarmi la figa da sola, sognavo il cazzo o meglio un determinato cazzo, quindi con l'aumento delle voglie arrivai a sfondarmi il culo da sola con un vibratore trovato in un cassetto che presumo fosse di mia sorella Samantha, l'unica che avevo visto farsi scopare di dietro. Non ci volle molto a spaccarmi lo sfintere da sola, misi della crema su quel cazzone di gomma senza nemmeno pensare a quanto fosse largo e lungo, mi misi un bavaglio in bocca per paura di urlare e iniziai ad andare su e giù, faceva un gran male ma le mie tette vibravano e la figa gocciolava. Essendo sola in casa a un certo punto presi la decisione ormai eccitata è immersa nel mio brodo di piantarlo tutto dentro e così mi lasciai andare su quel palo che mi fracassó in modo molto doloro tutto il culo, ma dopo un venti minuti di male inizia a godere e come godevo, ero completamente persa tanto da non sentire i miei arrivare a casa, quando sentii la voce di mia mamma chiamarmi che erano arrivati e stavano salendo mi prese il panico, ero nuda, eccitata, bagnata e col vibro li, non avevo tempo dovevo trovare una soluzione, spinsi in fretta il cazzo di gomma a fondo nel culo mi misi addosso i pantaloncini corti e sopra la canotta senza reggiseno, sentivo quell'oggetto dentro e dovevo cercare di essere indifferente coi miei. Riuscì a non far capire niente ma dovetti resistere più del previsto perché mia madre si fermò nella mia stanza a raccontarmi alcune cose, non potevo cercare di mandarla via e quindi dovetti stare lì, seduta sulla sedia per più di mezz'ora a cosce chiuse cercando di confermi perché la figa era un pozzo di umori mentre il buco del culo bruciava e per fortuna avevo spento la vibrazione. A un certo punto mamma esce da camera mia e scende al piano di sotto, apro le cosce e tirò fuori il cazzo di gomma, sentivo dietro che ero aperta e correvo subito in bagno notando che ero sfondata nel vero senso della parola, misuro quel coso di gomma e scopro che era lungo 18 centimetri ma sopratutto al fondo era largo 15! ecco perché mi aveva rovinata ma nello stesso tempo la mia testa pensava che avrei potuto prendere qualsiasi cosa è al caso farmi pure scopare eccezion fatta della mia insicurezza e timidezza, abbinata al fatto che si mi sgrillettavo, mi stroppiavo i seni, mi leccavo i capezzoli e mi era aperta l'ano ma non avevo MAI limonato, fatto una sega ne preso un cazzo in bocca.. tutte cose che ormai volevo ma non sapevo come ottenerle e a chi concederle...passavano i giorni e le settimane finché arrivo Pasqua, mia sorella Samantha tornava giù con i figli e il marito è finita lì tutto normale se non che il lunedì di Pasquetta prima di andare giù alla griglia entra mia sorella in stanza, mi si attacca alle tettone e con sorriso malizioso tira su e inizia a succhiarmele e strizzarle per poi prendere le mie mani e mettersele sui seni dicendomi di fare lo stesso, io ero imbarazzata ma già eccitata e annuí.. giocammo un po' coi nostri seni finché non mi mise una mano alla fica fradicia e io la misi alla sua che era ancora più umida, andammo avanti fino a venire con i clitoridi tra le dita leccandoci i capezzoli a vicenda senza dire una parola.. Venute ci guardiamo e ridiamo e ci diamo delle porcelle e delle vacche a vicenda, ci prepariamo per scendere e andare alla grigliata dove c'erano suo marito, l'altra mia sorella e il marito e altri loro amici visto che i bambini erano andati coi nostri genitori al mare. Lei si infila una bella mini con le autoreggenti abbinate a un tacco 12 e sopra un body scollato senza reggiseno, io non volevo essere da meno e ci do di mio con una mini jeans con autoreggenti ma a rete sul mio tacco 15 e sopra un bel top elasticizzato e scollato ovviamente senza reggiseno, ci guardiamo e ci trucchiamo, poi poco prima di scendere lei mi guarda dicendomi "se siamo con le autoreggenti e senza reggiseno perché non togliamo anche le mutandine? le altre giù sono sicuramente tutte caste tranne nostra sorella, facciamo vedere che non siamo solo 3 maggiorate" e mi sfila le mutandine, mi guarda la figa e senza che capissi niente la lecca.. ero in paradiso ma si ferma per ricomporsi e prendendomi per mano scendiamo giù, siccome però eravamo sul prato i tacchi non era possibile tenerli quindi siamo andate in giù scalze. Iniziammo sedute a mangiare ma sopratutto a bere, nessuna di noi ragazze reggeva più di una birra ma lì c'erano solo bottiglie di vino rosso, vodka, grappe, whisky.. io mangiavo ma sopratutto notavo che bevevo e come me anche le altre, ero brilla decisa quando mi accorsi di non indossare più il top e anche le altre erano tutte a tette in fuori sotto al sole, lì per lì non ci feci caso e continuai a bere con loro. Dopo un po' anche se ormai ubriaca vedevo che stavano scopando tutti lì nel prato e la mente era annebbiata ma anche eccitata, volevo un cazzo anche io visto che c'erano anche sei ragazzi singoli uno avrei potuto riuscire a portarlo via a quelle troie ma non parevano interessati a me, quindi mangiai ancora e bevetti ancora qualche bicchiere. Dopo un po' mi stufai di guardare e toccarmi così mi alzai e tornai in casa, un di ombra ci voleva, le tette fuori e sotto il fuoco però non calmavano la fame e decisi di andare in camera a sfondarmi col cazzo do gomma. Entravo in camera mia e mi toglievo tutto di dosso tenendo solo addosso le autoreggenti perché vedendomi mi era salita ancora più voglia, avevo con una bottiglia di vodka fregata agli altri li con me e mi guardavo allo specchio accarezzandomi la figa e tirandomi un capezzolo mentre bevevo ancora, tutta eccitata aprivo l'armadio e prendevo dalla scarpiera l'altro mio tacco 15 con la zeppa, ci salivo e mi guardavo allo specchio vedendomi un po' prostituita un po' pornostar. Mi coricavo sul mio letto così e aprivo le cosce chiudendo gli occhi, lasciavo la bottiglia gelata appoggiata alla vagina e con le mani e lingua mi dedicavo ai miei seni e capezzoli finché non sentì altre mani su di me, mi spostavano la bottiglia e iniziava a leccarmi la figa sul clito, sulle labbra e la infilava dentro mentre con tre dirà mi perlustrava il buco del culo già largo e pulsante di voglia. Non aprivo gli occhi anche se ero curiosa di sapere chi mi stava facendo godere o meglio mi stava usando, ma così a occhi chiusi era più eccitante e rimasi così lanciando facesse i suoi comodi. Passarono pochi minuti che sentì la zip aprirsi e mentre godevo a bocca aperta sentì il cazzo, la cappella entrarmi in bocca e con la voce camuffata la frase zitta e succia troia, io diedi il meglio pensando di non essere brava ma lui godeva eccome, tanto che da lì a poco in bocca ricevetti una sborrata, la mia prima sbarrata, era densa e calda li nella mia bocca non volevo sputare tanto che mi sussurro di ingoiare tutto e io lo feci.. che bontà ne volevo ancora ero già ossessionata dallo sperma ma capivo che voleva scoparmi perché mi tirò su e mi mise a pecora, lo dissi subito "ti prego non nella figa sono vergine prendi quello vuoi ma li no", non se lo fece dire due volte, mi incarcó più verso il basso, mi aprí di più le cose, spinta contro l'armadio sentivo le sue mani aprirmi le chiappe e di colpo sputó sul mio buco un paio di volte e iniziai a sentire la sua capella pulsante entrare e affondare dentro, era diverso da quello finto, iniziava a pompare e ogni colpo affondava più secco, lo tolse e me lo mise in bocca forzandomi a prenderlo tutto in gola, lo tolse e ci mise la bottiglia di vodka facendomi bere e inculandomi di nuovo senza tregua, mi fece mettere a 4 zampe per terra per salirmi addosso col cazzo piantato al punto che sentivo le sue palle sbattere sulle mie chiappe, mi prese le mani facendomi capire che dovevo aprirmi il culo di più, avevo la faccia appoggiata al tappeto, pompava come un matto mentre mi allargavo come più potevo, mi prese le mammelle e le usava come perno per andare a fondo di reni finché dopo un po' disse "eccolo vengo sborro un clistere alla puttana". Sentivo la sborra molto copiosa salirmi nelle budella e riempirmi, ero totalmente persa nella immaginazione di chi era quel cazzò che mi aveva usata come un oggetto e dato della puttana, si tolse e mi mise il cazzo in bocca e io capí che voleva lo pulissi, lavorai come meglio potevo mentre con una mano mi toccavo il buco del culo, lui mi sussurrò "tieni la mano sotto che tra poco esce fuori vorrei mica sporcare per terra.. te le bevi visto che ti piace".. obbedivo e infatti poco dopo avevo la mano piena, me la portai alla bocca e leccai tutto mentre lui giocava ancora con le mie tette e si asciugava il cazzo tra i miei capelli. Di colpo non sentivo più niente e li allora aprivo gli occhi e vidi il volto di chi mi aveva usata, umiliata e riempita.. mio cognato!! Ero imbarazzata e spaventata ma lui mi disse di stare tranquilla perché Samantha era giù ubriaca persa che si stava facendo montare da un suo amico e che aveva lui stesso organizzato tutto per potermi scopare, sapeva che ero vergine in fica e che comunque lui voleva solo la mia bocca, il mio culo e le mie mammelle.. Si rivestí e tornò giù lasciandomi li nuda, rotta e umiliata con più voglia di prima al punto che usai la bottiglia di vodka per scoparmi ancora il culo per un po' . Mezz'ora dopo mi andavo a lavare e mi rivestivo per tornare giù trovando tutti anzi tutte ancora ubriache a scolare scambiandosi i cazzi presenti, avevo una voglia di cazzo il figa ma una parte di me voleva solo quel cazzo e solo lui mi avrebbe aperta almeno la prima volta, ma non riuscivo a trattenere i vedendo tutti quei cazzi con le palle piene di sborra e tirai fuori le mammelle, alzai la mini e appoggiata al tavolo mi infilai una zucchina su per il culo mentre mi stropicciavo i capezzoli e bevevo ancora Vodka. Mio cognato dandomi della vacca prima mi proposte di svuotare tutti i cazzi dei presenti con la bocca visto che le altre erano alquanto cotte, accettai ovviamente infoiata al limite, mi fece andare nel garage vuoto e lo mi misi di nuovo tutta nuda a 4 zampe, poco dopo arrivarono uno alla volta tutti i maschietti coi loro cazzi mio cognato compreso, quattro di loro appena preso in bocca esplodevano essendo al limite, i miei 2 cognati invece durarono di più come anche gli ultimi due rimasti, li ho ingoiati tutti era la fame di una vacca di 17 anni che non aveva mai preso un cazzo ma lo sognava da sempre. Puliti e svuotati uscivano per tornare in cortile dove le altre però si erano addormentate, io rimasi fuori ma con le tette in mostra e i maschi seppur a cazi mosci giocarono coi i miei capezzoli mungendomi per ancora una comoda mezz'ora. Erano circa le 16 quando mi ricomposi e tornai in casa, le altre piano piano si svegliarono, si sistemavano come se niente fosse e alle 18 andavano tutti via, tranne le mie sorelle e i mariti ovviamente che attesero il rientro dei figli e dei nostri genitori verso le 20. Mentre ero in camera mia cognato passando mi disse grazie e che la prossima volta voleva la figa e quindi dovevo sbrigarmi a farmi sverginare da chi volevo io.
Continua...
Partiamo dalla mia giovane età, ovvero da quando avevo 15 anni ed ero ancora una ragazza normale, per niente sveglia come rapporti con i ragazzi ma che però si masturbava dalla più volte al giorno avendo visto cosa e come facevano le mie due sorelle maggiori, guardando foto e giornaletti porno dei nostri due fratelli o spiando loro due coi loro cazzi mentre si facevano le seghe. C'era un piccolo circolo vizioso perché io mentre mi masturbavo immaginando i due cazzi di casa avevo sentito i miei fratelli farsi le seghe più volte parlando di noi tre, le 3 tettone di casa.. Eh si perché pur essendo io la più piccola avevo già una sesta, mia sorella Jessika più grande di me di 5 anni aveva una quinta e mia sorella Samantha la più grande di 8 anni in più aveva una sesta anche lei, la differenza tra noi 3 non era solo l'età ma anche la statura, io sono 1.73 mentre Jessika è 1.62 e Samantha è 1.55, quindi le mammelle erano per tutte enormi, piene e seppur giovani belle penzolanti come le vacche. L'unica vergine però in casa ero io, le altre avevano già scopato parecchio, a me non lo dicevano ma sentivo che parlavano tra di loro dei cazzi presi in discoteca dove io non potevo ancora andare e sinceramente non mi interessava nemmeno. Passavano i giorni e senza volerlo il mio seno gonfiava e ai miei 17 anni avevo una ottava immensa, ero l'ultima ancora a casa visto che Jessika si era sposata qualche mese prima restando incinta e Samy era già sposata da 3 anni e incinta per la terza volta ed era andata a vivere in Belgio (i miei fratelli erano già via di casa da anni). Come dicevo, alta 1.73 con un peso di 54kg, una ottava di seno, i fianchi larghi ma un culo perfetto, cosce perfette, bionda naturale e occhi verdi. quando ero sola a casa e i miei via al lavoro mi truccavo e mi guardavo nuda allo specchio indossando i tacchi che già erano da 15 a spillo, mi giravo in ogni lato e nel mentre mi strizzavo i seni e ascoltavo le vibrazioni della mia vagina finché le dita non sfilavano sul clitoride per poi scendere giù ed entrare leggermente dentro, mi eccitavo e godevo al punto di trovarmi alle volte anche un dito nel culo senza essermene accorta. Sapevo che il culo era stretto e faceva male ma non volevo sverginarmi la figa da sola, sognavo il cazzo o meglio un determinato cazzo, quindi con l'aumento delle voglie arrivai a sfondarmi il culo da sola con un vibratore trovato in un cassetto che presumo fosse di mia sorella Samantha, l'unica che avevo visto farsi scopare di dietro. Non ci volle molto a spaccarmi lo sfintere da sola, misi della crema su quel cazzone di gomma senza nemmeno pensare a quanto fosse largo e lungo, mi misi un bavaglio in bocca per paura di urlare e iniziai ad andare su e giù, faceva un gran male ma le mie tette vibravano e la figa gocciolava. Essendo sola in casa a un certo punto presi la decisione ormai eccitata è immersa nel mio brodo di piantarlo tutto dentro e così mi lasciai andare su quel palo che mi fracassó in modo molto doloro tutto il culo, ma dopo un venti minuti di male inizia a godere e come godevo, ero completamente persa tanto da non sentire i miei arrivare a casa, quando sentii la voce di mia mamma chiamarmi che erano arrivati e stavano salendo mi prese il panico, ero nuda, eccitata, bagnata e col vibro li, non avevo tempo dovevo trovare una soluzione, spinsi in fretta il cazzo di gomma a fondo nel culo mi misi addosso i pantaloncini corti e sopra la canotta senza reggiseno, sentivo quell'oggetto dentro e dovevo cercare di essere indifferente coi miei. Riuscì a non far capire niente ma dovetti resistere più del previsto perché mia madre si fermò nella mia stanza a raccontarmi alcune cose, non potevo cercare di mandarla via e quindi dovetti stare lì, seduta sulla sedia per più di mezz'ora a cosce chiuse cercando di confermi perché la figa era un pozzo di umori mentre il buco del culo bruciava e per fortuna avevo spento la vibrazione. A un certo punto mamma esce da camera mia e scende al piano di sotto, apro le cosce e tirò fuori il cazzo di gomma, sentivo dietro che ero aperta e correvo subito in bagno notando che ero sfondata nel vero senso della parola, misuro quel coso di gomma e scopro che era lungo 18 centimetri ma sopratutto al fondo era largo 15! ecco perché mi aveva rovinata ma nello stesso tempo la mia testa pensava che avrei potuto prendere qualsiasi cosa è al caso farmi pure scopare eccezion fatta della mia insicurezza e timidezza, abbinata al fatto che si mi sgrillettavo, mi stroppiavo i seni, mi leccavo i capezzoli e mi era aperta l'ano ma non avevo MAI limonato, fatto una sega ne preso un cazzo in bocca.. tutte cose che ormai volevo ma non sapevo come ottenerle e a chi concederle...passavano i giorni e le settimane finché arrivo Pasqua, mia sorella Samantha tornava giù con i figli e il marito è finita lì tutto normale se non che il lunedì di Pasquetta prima di andare giù alla griglia entra mia sorella in stanza, mi si attacca alle tettone e con sorriso malizioso tira su e inizia a succhiarmele e strizzarle per poi prendere le mie mani e mettersele sui seni dicendomi di fare lo stesso, io ero imbarazzata ma già eccitata e annuí.. giocammo un po' coi nostri seni finché non mi mise una mano alla fica fradicia e io la misi alla sua che era ancora più umida, andammo avanti fino a venire con i clitoridi tra le dita leccandoci i capezzoli a vicenda senza dire una parola.. Venute ci guardiamo e ridiamo e ci diamo delle porcelle e delle vacche a vicenda, ci prepariamo per scendere e andare alla grigliata dove c'erano suo marito, l'altra mia sorella e il marito e altri loro amici visto che i bambini erano andati coi nostri genitori al mare. Lei si infila una bella mini con le autoreggenti abbinate a un tacco 12 e sopra un body scollato senza reggiseno, io non volevo essere da meno e ci do di mio con una mini jeans con autoreggenti ma a rete sul mio tacco 15 e sopra un bel top elasticizzato e scollato ovviamente senza reggiseno, ci guardiamo e ci trucchiamo, poi poco prima di scendere lei mi guarda dicendomi "se siamo con le autoreggenti e senza reggiseno perché non togliamo anche le mutandine? le altre giù sono sicuramente tutte caste tranne nostra sorella, facciamo vedere che non siamo solo 3 maggiorate" e mi sfila le mutandine, mi guarda la figa e senza che capissi niente la lecca.. ero in paradiso ma si ferma per ricomporsi e prendendomi per mano scendiamo giù, siccome però eravamo sul prato i tacchi non era possibile tenerli quindi siamo andate in giù scalze. Iniziammo sedute a mangiare ma sopratutto a bere, nessuna di noi ragazze reggeva più di una birra ma lì c'erano solo bottiglie di vino rosso, vodka, grappe, whisky.. io mangiavo ma sopratutto notavo che bevevo e come me anche le altre, ero brilla decisa quando mi accorsi di non indossare più il top e anche le altre erano tutte a tette in fuori sotto al sole, lì per lì non ci feci caso e continuai a bere con loro. Dopo un po' anche se ormai ubriaca vedevo che stavano scopando tutti lì nel prato e la mente era annebbiata ma anche eccitata, volevo un cazzo anche io visto che c'erano anche sei ragazzi singoli uno avrei potuto riuscire a portarlo via a quelle troie ma non parevano interessati a me, quindi mangiai ancora e bevetti ancora qualche bicchiere. Dopo un po' mi stufai di guardare e toccarmi così mi alzai e tornai in casa, un di ombra ci voleva, le tette fuori e sotto il fuoco però non calmavano la fame e decisi di andare in camera a sfondarmi col cazzo do gomma. Entravo in camera mia e mi toglievo tutto di dosso tenendo solo addosso le autoreggenti perché vedendomi mi era salita ancora più voglia, avevo con una bottiglia di vodka fregata agli altri li con me e mi guardavo allo specchio accarezzandomi la figa e tirandomi un capezzolo mentre bevevo ancora, tutta eccitata aprivo l'armadio e prendevo dalla scarpiera l'altro mio tacco 15 con la zeppa, ci salivo e mi guardavo allo specchio vedendomi un po' prostituita un po' pornostar. Mi coricavo sul mio letto così e aprivo le cosce chiudendo gli occhi, lasciavo la bottiglia gelata appoggiata alla vagina e con le mani e lingua mi dedicavo ai miei seni e capezzoli finché non sentì altre mani su di me, mi spostavano la bottiglia e iniziava a leccarmi la figa sul clito, sulle labbra e la infilava dentro mentre con tre dirà mi perlustrava il buco del culo già largo e pulsante di voglia. Non aprivo gli occhi anche se ero curiosa di sapere chi mi stava facendo godere o meglio mi stava usando, ma così a occhi chiusi era più eccitante e rimasi così lanciando facesse i suoi comodi. Passarono pochi minuti che sentì la zip aprirsi e mentre godevo a bocca aperta sentì il cazzo, la cappella entrarmi in bocca e con la voce camuffata la frase zitta e succia troia, io diedi il meglio pensando di non essere brava ma lui godeva eccome, tanto che da lì a poco in bocca ricevetti una sborrata, la mia prima sbarrata, era densa e calda li nella mia bocca non volevo sputare tanto che mi sussurro di ingoiare tutto e io lo feci.. che bontà ne volevo ancora ero già ossessionata dallo sperma ma capivo che voleva scoparmi perché mi tirò su e mi mise a pecora, lo dissi subito "ti prego non nella figa sono vergine prendi quello vuoi ma li no", non se lo fece dire due volte, mi incarcó più verso il basso, mi aprí di più le cose, spinta contro l'armadio sentivo le sue mani aprirmi le chiappe e di colpo sputó sul mio buco un paio di volte e iniziai a sentire la sua capella pulsante entrare e affondare dentro, era diverso da quello finto, iniziava a pompare e ogni colpo affondava più secco, lo tolse e me lo mise in bocca forzandomi a prenderlo tutto in gola, lo tolse e ci mise la bottiglia di vodka facendomi bere e inculandomi di nuovo senza tregua, mi fece mettere a 4 zampe per terra per salirmi addosso col cazzo piantato al punto che sentivo le sue palle sbattere sulle mie chiappe, mi prese le mani facendomi capire che dovevo aprirmi il culo di più, avevo la faccia appoggiata al tappeto, pompava come un matto mentre mi allargavo come più potevo, mi prese le mammelle e le usava come perno per andare a fondo di reni finché dopo un po' disse "eccolo vengo sborro un clistere alla puttana". Sentivo la sborra molto copiosa salirmi nelle budella e riempirmi, ero totalmente persa nella immaginazione di chi era quel cazzò che mi aveva usata come un oggetto e dato della puttana, si tolse e mi mise il cazzo in bocca e io capí che voleva lo pulissi, lavorai come meglio potevo mentre con una mano mi toccavo il buco del culo, lui mi sussurrò "tieni la mano sotto che tra poco esce fuori vorrei mica sporcare per terra.. te le bevi visto che ti piace".. obbedivo e infatti poco dopo avevo la mano piena, me la portai alla bocca e leccai tutto mentre lui giocava ancora con le mie tette e si asciugava il cazzo tra i miei capelli. Di colpo non sentivo più niente e li allora aprivo gli occhi e vidi il volto di chi mi aveva usata, umiliata e riempita.. mio cognato!! Ero imbarazzata e spaventata ma lui mi disse di stare tranquilla perché Samantha era giù ubriaca persa che si stava facendo montare da un suo amico e che aveva lui stesso organizzato tutto per potermi scopare, sapeva che ero vergine in fica e che comunque lui voleva solo la mia bocca, il mio culo e le mie mammelle.. Si rivestí e tornò giù lasciandomi li nuda, rotta e umiliata con più voglia di prima al punto che usai la bottiglia di vodka per scoparmi ancora il culo per un po' . Mezz'ora dopo mi andavo a lavare e mi rivestivo per tornare giù trovando tutti anzi tutte ancora ubriache a scolare scambiandosi i cazzi presenti, avevo una voglia di cazzo il figa ma una parte di me voleva solo quel cazzo e solo lui mi avrebbe aperta almeno la prima volta, ma non riuscivo a trattenere i vedendo tutti quei cazzi con le palle piene di sborra e tirai fuori le mammelle, alzai la mini e appoggiata al tavolo mi infilai una zucchina su per il culo mentre mi stropicciavo i capezzoli e bevevo ancora Vodka. Mio cognato dandomi della vacca prima mi proposte di svuotare tutti i cazzi dei presenti con la bocca visto che le altre erano alquanto cotte, accettai ovviamente infoiata al limite, mi fece andare nel garage vuoto e lo mi misi di nuovo tutta nuda a 4 zampe, poco dopo arrivarono uno alla volta tutti i maschietti coi loro cazzi mio cognato compreso, quattro di loro appena preso in bocca esplodevano essendo al limite, i miei 2 cognati invece durarono di più come anche gli ultimi due rimasti, li ho ingoiati tutti era la fame di una vacca di 17 anni che non aveva mai preso un cazzo ma lo sognava da sempre. Puliti e svuotati uscivano per tornare in cortile dove le altre però si erano addormentate, io rimasi fuori ma con le tette in mostra e i maschi seppur a cazi mosci giocarono coi i miei capezzoli mungendomi per ancora una comoda mezz'ora. Erano circa le 16 quando mi ricomposi e tornai in casa, le altre piano piano si svegliarono, si sistemavano come se niente fosse e alle 18 andavano tutti via, tranne le mie sorelle e i mariti ovviamente che attesero il rientro dei figli e dei nostri genitori verso le 20. Mentre ero in camera mia cognato passando mi disse grazie e che la prossima volta voleva la figa e quindi dovevo sbrigarmi a farmi sverginare da chi volevo io.
Continua...
5 年 前